Le donne incinte possono viaggiare? Certamente sì, e forse è anche necessario! Le emozioni positive e le nuove esperienze sono estremamente importanti per la futura mamma. Tuttavia, la questione dei voli deve essere assolutamente risolta con il medico curante, poiché la gravidanza è diversa per ogni donna. Di solito, nel secondo trimestre, con una gravidanza normale, i ginecologi lasciano andare le loro pazienti in viaggi che prevedono voli senza preoccupazioni. E, per inciso, non considerano il volo in aereo un motivo per modificare il programma di allenamento, è solo necessario selezionare esercizi specifici di yoga per il volo. Quindi, cosa c’è da sapere sulle regole del volo e come compensare l’assenza di una pratica quotidiana completa?
• Durante la preparazione, non dimenticare di acquistare calze o calzini speciali per prevenire la formazione di coaguli nei vasi delle gambe.
• Gli stress non servono alle future mamme: per non sprecare nervi nell’agitazione e nella fretta, è importante pianificare attentamente la preparazione e recarsi in anticipo all’aeroporto.
• Non bisogna innervosirsi nemmeno per l’esposizione allo scanner (molti temono di danneggiare il bambino in questo modo). Il metodo di controllo di contatto non è stato abolito e le donne incinte hanno il diritto inviolabile di scegliere proprio quello.
• In generale, non bisogna esitare a chiedere aiuto. Ad esempio, quando si ritira il bagaglio, è ragionevole chiedere agli uomini accanto di togliere la valigia dal nastro trasportatore. Come dimostra la pratica, la maggior parte delle persone è molto gentile con le donne incinte e risponde felicemente alle richieste.
• In aereo, è meglio scegliere un posto vicino al corridoio per avere la possibilità di andare in bagno senza ostacoli e alzarsi per muoversi un po’.
• Seguire il consiglio di bere più acqua per evitare la disidratazione non sarà un problema, se si rispettano le regole del punto precedente.
Gli esperti consigliano un breve elenco di esercizi di hatha yoga da fare durante il volo, che non richiedono molto spazio:
• rotazioni della testa;
• una delle modifiche della sequenza «gatto-mucca» (marjariasana – goasana);
• la posizione «caviglie-ginocchia» da seduti;
• rotazioni delle caviglie;
• esercizi per i muscoli del pavimento pelvico.
Il primo esercizio è utile per alleviare la tensione nel collo e la rigidità nei muscoli delle spalle. Durante l’esecuzione, la colonna vertebrale dovrebbe essere diritta, le spalle distese e abbassate, e le mani poggiate sulle cosce. Da questa posizione, chiudete gli occhi e rilassatevi, quindi lentamente fate alcuni movimenti circolari con la testa: prima verso destra, poi verso sinistra. È importante muoversi molto dolcemente e prestare attenzione alle sensazioni: un disagio in qualsiasi punto è un motivo per fermarsi in quella posizione e respirare un po’. Ovviamente, non si tratta di superare sensazioni dolorose.
Per eseguire la seconda asana, siediti sul bordo della sedia e assumi una posizione simile a quella di partenza dell’esercizio precedente. La colonna vertebrale deve essere dritta, le spalle rilassate e le mani posizionate sulle cosce. Dopo un respiro profondo, espirando, curva la colonna vertebrale. Inspirando, torna alla posizione di partenza, ed espirando di nuovo curva la schiena. Respira lentamente; l’esercizio può essere ripetuto per 10-15 respiri.
Il terzo esercizio è necessario per allungare l’articolazione dell’anca e si svolge come segue. Sedendoti sul bordo della sedia, piega il ginocchio destro e appoggia la caviglia sulla parte superiore del ginocchio della gamba sinistra. Mantieni questa posizione per cinque cicli di respiro, quindi ripeti dall’altro lato. È importante controllare la respirazione: deve essere calma e regolare. Un errore tipico in questo esercizio è la postura incurvata: è importante mantenere la schiena dritta.
Nell’esercizio penultimo, che serve a migliorare la circolazione sanguigna, le gambe vengono allargate alla larghezza delle spalle e si ruotano le caviglie cinque volte in un senso, cinque volte nell’altro. Si può anche sollevarsi più volte sulla punta dei piedi, per poi scendere lentamente sui talloni.
Infine, l’esercizio per i muscoli del pavimento pelvico, che aiuta con i problemi di incontinenza e insegna il corretto lavoro muscolare durante il parto. I muscoli del pavimento pelvico possono essere percepiti tossendo leggermente. L’esercizio consiste nel contrarre e rilassare questi muscoli alternativamente. È importante assicurarsi che l’addome non sia teso durante l’esecuzione. Nella prima fase, i muscoli si contraggono durante l’inspirazione e si rilassano durante l’espirazione. Nella seconda fase, i movimenti accelerano senza legarli alla respirazione. Nella terza fase, il processo invece rallenta: ciascuna parte viene eseguita in cinque-sette conteggi. Nella fase finale, l’esercizio diventa leggermente più complesso: durante l’inspirazione i muscoli si contraggono, durante l’espirazione si tengono, alla successiva inspirazione si contraggono ancora di più e durante l’espirazione si rilassano. Durante un’esecuzione lenta bisogna prestare attenzione al processo di rilassamento: non bisogna rilasciare bruscamente, i muscoli devono essere rilasciati molto gradualmente.
Praticare yoga in aereo è consigliato e molto utile se fatto correttamente.
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