Mamme dopo il parto

10 migliori esercizi per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico dopo il parto

Dopo il parto, l’organismo femminile subisce cambiamenti significativi. La zona più sollecitata è il pavimento pelvico — i muscoli che sostengono l’utero, la vescica e l’intestino. Se questi tessuti sono indeboliti, possono sorgere problemi di controllo della minzione, sensazione di pesantezza e riduzione della sensibilità. Esercizi regolari per il pavimento pelvico dopo il parto aiutano a ripristinare il tono, migliorare il flusso sanguigno e restituire comfort nella sfera intima.

Perché i muscoli pelvici perdono tono

Durante la gravidanza, sotto l’influenza dell’ormone relaxina, i legamenti e i muscoli del perineo diventano più elastici per permettere al bambino di passare attraverso il canale del parto. Tuttavia, i tessuti si sovrallungano, e la loro capacità di sostenere gli organi pelvici diminuisce.
Tra le principali conseguenze vi sono perdite di urina durante il riso o gli sternuti, sensazione di corpo estraneo nella vagina, dolore nella parte inferiore dell’addome e riduzione delle sensazioni sessuali.

Importante! Se dopo il parto persistono dolori o si osservano perdite sanguinolente, non si devono iniziare gli esercizi — è necessaria la consulenza di un medico ginecologo o fisioterapista.

Come determinare se è necessario il recupero

I muscoli del pavimento pelvico sostengono la posizione normale degli organi interni, sono responsabili della ritenzione di urina e gas, partecipano alla funzione intestinale e sessuale.  

Gli allenamenti sono necessari per tutte le donne in gravidanza — è la migliore prevenzione. E se una donna nota tali segni, deve iniziare urgentemente e necessariamente:  

  • – stimoli frequenti o involontari a urinare;
  • – sensazione di svuotamento incompleto della vescica;
  • – prolasso delle pareti vaginali;
  • – riduzione del piacere durante l’intimità;
  • – dolore nella regione lombare o inguinale.

Le raccomandazioni per il recupero vengono date da un medico — ginecologo o urologo, che valuterà lo stato e escluderà le controindicazioni. Ma gli esercizi e i programmi vengono elaborati da specialisti in riabilitazione o allenatori, specializzati nel recupero post-parto. Il medico non è un allenatore — non è formato sulle metodologie di allenamento tenendo conto delle caratteristiche individuali. Perciò è importante ricevere un’indicazione da un dottore e lavorare con un professionista che sappia come riportare in sicurezza i muscoli in tono.

Come gli esercizi di Kegel influenzano la salute sessuale delle donne

Il legame fisiologico tra i muscoli del pavimento pelvico e la funzione sessuale nella donna è evidente, ma spesso sottovalutato. Dopo il parto, i tessuti vaginali si allungano, e il livello abituale di sensibilità può diminuire. Lavorare regolarmente con i muscoli del bacino aiuta a recuperare il controllo del corpo e a migliorare la qualità della vita intima.

Principali benefici positivi

1. Aumento del flusso sanguigno agli organi pelvici.
Durante l’esecuzione degli esercizi di Kegel, i vasi sanguigni si riempiono attivamente di sangue, migliorando la nutrizione dei tessuti e aumentando la sensibilità delle terminazioni nervose. Di conseguenza, l’eccitazione arriva più rapidamente e le sensazioni durante l’intimità diventano più intense.

2. Maggiore tono ed elasticità dei muscoli vaginali.
Quando i muscoli diventano più forti, abbracciano più strettamente l’organo sessuale del partner, garantendo un contatto più stretto e aumentando le sensazioni per entrambi. Questo contribuisce anche a ridurre il tempo necessario per raggiungere l’orgasmo.

3. Gestione consapevole delle contrazioni.
Durante la pratica, la donna impara a contrarre e rilassare volontariamente i muscoli vaginali. Questa abilità aiuta a regolare l’intensità delle sensazioni e a prolungare il piacere, rendendo la vita intima più armoniosa.

4. Sostegno della lubrificazione naturale.
Una buona circolazione sanguigna stimola il lavoro delle ghiandole che producono il segreto vaginale. Questo facilita il rapporto sessuale e riduce il rischio di microtraumi e secchezza.

5. Effetto psico-emozionale.
La consapevolezza del controllo sul proprio corpo aumenta la fiducia in se stessi. La donna si sente forte e attraente, scompare la paura del dolore o dell’insicurezza post-parto. Questo influisce direttamente sulla libido e sul desiderio di intimità.


Per evitare l’effetto contrario, è importante non sovraccaricare i muscoli e non eseguire esercizi in presenza di dolore, infiammazione o suture post-operatorie. È consigliabile iniziare gli allenamenti solo dopo un controllo medico.

Principi fondamentali per allenamenti sicuri

Prima di iniziare il programma, è necessario assicurarsi che i tessuti siano guariti e che il quadro generale sia stabile.

  • Dopo un parto naturale, l’esercizio è generalmente consentito dopo 2-4 settimane, mentre dopo un cesareo non prima di 6 settimane.
  • È importante evitare movimenti che aumentano la pressione addominale (ad esempio, il plank classico).
  • Tutti gli esercizi si eseguono espirando, in modo da ridurre il carico sul pavimento pelvico.
  • Procedete dal semplice al complesso: iniziate con piccole contrazioni di base e passate gradualmente a varianti più complesse e a prolungare il tempo di mantenimento.

Importante! Qualsiasi dolore, sensazione di pressione o comparsa di secrezioni è un motivo per interrompere l’esercizio e consultare uno specialista.

Come prepararsi agli esercizi di Kegel

Gli esercizi di Kegel sono popolari e convenienti: sono semplici, accessibili e offrono un rapido inizio. Tuttavia, rappresentano solo una piccola parte del recupero del pavimento pelvico, non la base! In caso di problemi reali, i Kegel da soli non aiutano e a volte possono anche peggiorare la situazione.  

Il vero recupero coinvolge il lavoro con tutti i muscoli del CORE per ripristinare la funzionalità del bacino. Ti guidiamo passo dopo passo dal semplice al complesso proprio nella nostra app. Gli esercizi di Kegel qui sono un pratico supporto e un complemento al programma principale, soprattutto nel periodo post-partum. 

  1. Verifica dello stato dei muscoli.
    Prova a fermare il flusso dell’urina per un secondo mentre urini. Se riesci a farlo, i muscoli funzionano, e puoi iniziare un allenamento leggero.
  2. Scegliere la posizione corretta.

È meglio eseguire i primi allenamenti sdraiati con un supporto sotto il bacino (ad esempio, metti una coperta piegata o un cuscino in modo che il bacino sia sopra il livello del cuore). Questo alleggerisce meccanicamente il pavimento pelvico, riduce la pressione sui muscoli e rende gli esercizi più sicuri ed efficaci. Quando acquisisci abilità, passa agli esercizi seduti e in piedi.

  1. Controllo del respiro.
    Durante l’inspirazione, i muscoli sono rilassati, durante l’espirazione si tirano delicatamente verso l’alto (come se si stesse chiudendo una cerniera dalla pelvi al torace durante l’espirazione). Questo evita una pressione eccessiva sugli organi.
  2. Riscaldamento.
    Qualche minuto di respirazione tranquilla, piccoli movimenti circolari con il bacino o la posizione del “gatto” preparano i tessuti e migliorano il flusso sanguigno.
  3. Focus sulla concentrazione.
    È importante concentrarsi sulle sensazioni interne — non contrarre l’addome, i glutei e le cosce. La tecnica corretta è la chiave del successo.

Importante! Non allenare i muscoli durante la minzione continuamente — questo può portare a un’interruzione dei riflessi della vescica. Usa questa tecnica solo per l’auto-valutazione.

10 esercizi per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico dopo il parto

La tabella presenta esempi di esercizi utili per le donne dopo la gravidanza.

EsercizioObiettivoQuando iniziare
Contrazioni base di KegelRecupero del controllo urinario2-4 settimane dopo il parto
Respirazione addominaleNormalizzazione della pressione e rilassamento dei tessutiDopo alcuni giorni
PonteMiglioramento della circolazione e tono uterinoDopo l’autorizzazione medica
Gatto-muccaMobilità spinale e attivazione del bacino1-2 settimane
“Ascensore”Coinvolgimento muscolare passo dopo passo3-4 settimane
Sollevamento della gamba distesaStabilizzazione del bacino e delle anche4-6 settimane
Bird-DogCoordinazione del busto e del bacinocirca 6 settimane
Squat poco profondiLavoro sulle gambe e sul perineodopo 6 settimane
Contrazioni da sedutiControllo giornaliero dei muscolidalla 4ª settimana
Tenuta in piediPrevenzione del prolasso degli organidopo la visita medica

1. Esercizi Kegel classici

L’essenza sta nel contrarre e rilassare alternativamente i muscoli responsabili del trattenere l’urina. Posiziona il palmo della mano sulla zona del perineo per verificare: quando contrai i muscoli, tra la mano e il perineo dovrebbe crearsi un piccolo spazio – i tessuti si spostano verso l’interno. Se la pressione sulla mano aumenta (i muscoli vengono spinti verso l’esterno) – la tecnica è errata!  

Contrai correttamente i muscoli, mantieni per 5 secondi e rilassa. Fai 10-15 ripetizioni 3 volte al giorno. **Se dopo un paio di settimane peggiora – significa che stai spingendo invece di tirare.

2. Respirazione addominale

Sdraiati o siedi comodamente. Durante l’inspirazione l’addome si espande, i muscoli del bacino si rilassano. Durante l’espirazione – una leggera contrazione dei muscoli verso l’alto. Aiuta a ripristinare il collegamento tra respirazione e core muscolare.

3. Ponte

Dalla posizione supina, sollevate il bacino verso l’alto spingendo i piedi dal pavimento e allungandovi diagonalmente in avanti e verso l’alto con le ginocchia. Mantenete la posizione per 5–7 secondi. L’esercizio stimola il flusso sanguigno e rafforza i glutei.

4. Gatto-Mucca

In ginocchio a quattro zampe, inarcate e arrotondate la schiena alternativamente. Durante l’espirazione, contraete leggermente i muscoli del pavimento pelvico. Questo migliora la flessibilità della colonna vertebrale e riduce il ristagno di sangue.

5. “Ascensore”

Immaginate che i muscoli salgano tra i “piani”: aumentate la tensione a ogni livello, quindi rilassatevi gradualmente. Questo metodo sviluppa sensibilità e capacità di controllare il grado di contrazione.

6. Sollevamento della gamba supina

Di fianco, la gamba inferiore è piegata e quella superiore è dritta. Sollevate la gamba superiore mantenendo il bacino fermo. Rinforza i muscoli laterali e aumenta la stabilità del bacino.

7. Bird-Dog

Dalla posizione a quattro zampe, estendi il braccio e la gamba opposti. Mantieni per alcuni secondi, preservando la neutralità della schiena. Allena l’equilibrio e i muscoli profondi del core.

8. Squat poco profondi

Stai in piedi, gambe leggermente più larghe delle spalle. Scendi verso il basso durante l’inspirazione. Durante l’espirazione, risali utilizzando la respirazione “ascensore” e spingendo attivamente con il piede sul pavimento. Il movimento migliora la circolazione sanguigna nel bacino.

9. Contrazioni in posizione seduta

Seduta dritta, contrai i muscoli del pavimento pelvico per 3-5 secondi. Puoi farlo al lavoro o sui mezzi pubblici: l’esercizio è discreto ma molto utile.

10. Tenute statiche in piedi

Stando in piedi, contrai i muscoli e mantieni la posizione per 10 secondi. Ripeti più volte al giorno, specialmente quando stai in piedi a lungo.

Seduti dritti, contraete i muscoli del pavimento pelvico per 3–5 secondi. L’importante è prima fare un test con il palmo sulla zona perineale: i muscoli dovrebbero tirarsi verso l’interno (la distanza tra il palmo e il corpo aumenta), non spingere verso l’esterno (la pressione sul palmo cresce). Si può fare al lavoro o in trasporto — l’esercizio è impercettibile, ma molto utile, se eseguito correttamente.

Metodi fisioterapici moderni

Oltre agli esercizi autonomi, il recupero dei muscoli pelvici può essere accelerato con la fisioterapia:  

  1. Terapia Biofeedback — i sensori registrano il lavoro dei muscoli, il che aiuta ad imparare a contrarli correttamente.
  2. Elettrostimolazione — impulsi morbidi causano contrazioni involontarie e attivano fibre “dormienti”.
  3. Laser e magnetoterapia — migliora l’apporto di sangue, accelera la rigenerazione dei tessuti.
  4. Programmi di riabilitazione complessi, elaborati da un ginecologo o da un fisioterapista.

Tutti questi metodi sono ottimi come supporto, ma NON sostituiscono gli allenamenti regolari e completi del pavimento pelvico! Solo un’attività sistematica offre un effetto veramente a lungo termine e sostenibile.

Importante! Tutte le procedure strumentali vengono eseguite solo dopo un esame medico e in assenza di infiammazioni o sanguinamenti.

Errori e controindicazioni

  • Trattenere il respiro durante gli esercizi.
  • Tentativi di accelerare l’effetto applicando eccessivo sforzo.
  • Ignorare le sensazioni dolorose.
  • L’uso di pesi senza prescrizione medica.

Importante! La comparsa di dolore, sensazione di pressione o disagio è un segnale per interrompere l’allenamento e cercare una diagnosi.

Domande frequenti

1. Quando si può iniziare ad allenare i muscoli del pavimento pelvico dopo il parto?
Se il parto è avvenuto senza complicazioni, sono ammessi leggeri esercizi dopo 2-4 settimane. Dopo un taglio cesareo, il periodo di recupero è generalmente più lungo: bisognerebbe iniziare non prima di 6 settimane e solo dopo una consulenza con il ginecologo, per escludere il rischio di deiscenza delle ferite.

2. Sono consentiti gli esercizi di Kegel in presenza di punti o lacerazioni?
No, fino alla completa guarigione dei tessuti perineali qualsiasi carico è controindicato. Quando il medico conferma che le ferite si sono epitelizzate, si può passare a varianti di ginnastica più delicate.

3. Quanto tempo si dovrebbe dedicare agli allenamenti ogni giorno?
L’efficacia si ottiene grazie alla regolarità, non alla durata. Sono sufficienti 2-3 sessioni di 10-15 contrazioni per ciascuna. Gradualmente, si può aumentare la durata e il tempo di mantenimento della tensione.

4. Gli esercizi di Kegel sono adatti alle donne dopo un parto cesareo?
Sì, il metodo è adatto, ma deve essere eseguito solo dopo il completo recupero dei muscoli addominali e la consultazione di uno specialista. A volte il medico può proporre metodi alternativi, come la ginnastica respiratoria o la fisioterapia.

5. Quando si possono aspettare i primi miglioramenti dopo aver iniziato gli allenamenti?
Con esercizi sistematici, i cambiamenti evidenti si manifestano entro 4-6 settimane: diminuisce l’incontinenza urinaria, scompare la sensazione di pesantezza nella parte inferiore dell’addome, aumenta il tono e la sensibilità durante l’intimità.

6. È necessario continuare gli esercizi se i sintomi scompaiono?
Sì. I muscoli del pavimento pelvico, come tutti gli altri, hanno bisogno di carichi di mantenimento. Allenamenti brevi quotidiani aiutano a conservare il risultato raggiunto e a prevenire il nuovo indebolimento.

Mantenimento del risultato e conclusione

Con regolare esercizio fisico, si possono avvertire miglioramenti già dopo un mese:

  • l’incontinenza urinaria scompare;
  • aumenta l’elasticità dei tessuti vaginali;
  • si rafforzano i muscoli che sostengono l’utero e la vescica;
  • si riduce il rischio di prolasso degli organi pelvici.

Per mantenere i risultati, includete degli esercizi leggeri nella vostra routine quotidiana, controllate la postura e respirate con il diaframma.Importante! Ogni donna si riprende in modo individuale. Prima di iniziare gli esercizi, è necessario ottenere il consiglio di uno specialista e valutare lo stato dei muscoli del pavimento pelvico.

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